SCARPE...queste sconosciute!!! di Ugo Graziani

martedì 14 ottobre 2008

scarpe running



La maggior parte di noi si preoccupa, a ragione, di trovare una scarpa che sia sufficientemente protettiva e che ci fornisca garanzie di limitare i traumi ai quali il nostro sport inevitabilmente ci espone. E' già, i "nei" di questa attività sono proprio rappresentati da una notevole selezione del tipo muscolare (impegnamo certi muscoli e sempre quelli dimenticando altri), e dagli enorni carichi ai quali sottoponiamo le nostre articolazioni ed i nostri tendini. Questi ultimi al contrario dei muscoli hanno una maggiore difficoltà ad adattarsi al carico,non si allenano e non si riparano con la stessa rapidità e facilità dei muscoli e, per rendere meglio l'idea della cosa, si può dire che come le auto hanno un chilometraggio, raggiunto il quale la macchina può andare ancora ma con qualche attenzione e qualche difficoltà in più. Le ragioni per cui ciò accade sono tante e non è che interessi poi molto approfondirle, diciamo semplicemente che accade in conseguenza dei ripetuti traumi e da una vascolarizzazione un po' limitata rispetto ad altre strutture. Le scarpe quindi assumono una importanza fondamentale nel mantenimento della nostra salute, perchè ci
proteggono dai rischi di una seria compromissione di tutta la struttura scheletrica. Immaginate che ad ogni passo al nostro tallone, il nostro ginocchio,la nostra anca e la nostra colonna vertebrale debbano sostenere ed attutire il nostro peso, immaginate che questo peso debba essere a sua volta sostenuto per tutti i passi che compirete in una corsa, moltiplicateli magari per tutti quelli di una maratona, 35/40000, maginate poi quanti km avrete dovuto fare per preparare quella maratona e magari quanti anche ne avrete fatti fino ad ora. E chiaro che se vogliamo avere un futuro e soprattutto una vecchiaia podistica,dobbiamo preoccuparci di cosa mettiamo sotto i piedi. Scarpre protettive quindi che garantiscano le nostre articolazioni e che mantengano inalterate le loro qualità per circa 800/900 km. Non credo che eisistano scarpe che possano fare di più e non credo che convenga che lo facciano,il loro eccessivo irrobustimento porterebbe ad un effetto contrario ed una scarpa troppo "protettiva " finirebbe per essere troppo pesante e troppo rigida. Altro aspetto, "scarpe nuove", tutte le plastiche nel corso del tempo tendono a completare il loro processo di polimerizzazione e quindi di indurimento ed irrigidimento,tenere una scarpa nel cassetto o magari anche ai piedi ma senza correrci, significa usare una scarpa diversa da quella che avevamo acquistato e sicuramente in peggio. Rodarle si ma in tempi brevi!
SEGUE....la parte migliore!!!!
SCARPA,PESO,CORSA.

4 commenti:

GIAN CARLO ha detto...

Interessante e di molto buon senso.

uscuru ha detto...

si bella sintesi e molto kiara
x questo , sono 4 anni ke uso, lo stesso tipo di scarpe , non importa la marca , l'appoggio giusto, e' quello ke conta!!

Francarun ha detto...

bello interessante, può essermi utile. Grazie !

ugo ha detto...

SCARPE....queste sconosciute II
Le leggere
Siamo stati da sempre abituati a pensare le nostre scarpe come qualcosa da mettere tra noi ed il terreno, qualcosa che ci impedisse di soffrire delle asperrità del suolo che calpestiamo.
Tutto questo è accaduto finchè non è comparso il mondo Running, si perchè anche se non lo ammetteremmo mai e se interrogati tutti lo negherebbero, in realtà siamo dei professionisti della corsa e maciniamo km che qualche rischio di trauma ce lo procurano.
Ecco perchè, nella precedente puntata molti hanno accolto con sodisfazione la squadra delle "Protettive"!
Ma ci siamo mai domandati a cosa servono le scarpe in un runner moderno???
Le nostre tanto bistrattate A2 o peggio A1 sono veramente da limitarsi a soggetti che pesano sotto i 60 kg e vanno più veloci di 3' 30'' a km???
Inoltre che senso ha commercializzarle se poi finiscono per essere scarpa inutile e di nicchia???