SCARPE....queste sconosciute II..di Ugo Graziani

martedì 21 ottobre 2008



Le leggere

lewis 1

Siamo stati da sempre abituati a pensare le nostre scarpe come qualcosa da mettere  tra noi ed il terreno, qualcosa che ci impedisse  di soffrire delle asperrità del suolo che calpestiamo. Tutto questo è accaduto finchè non è comparso il mondo Running, si perchè anche se non lo ammetteremmo mai e se interrogati tutti lo negherebbero, in realtà siamo dei professionisti della corsa e maciniamo km che qualche rischio di trauma ce lo procurano. Ecco perchè, nella precedente puntata molti hanno accolto con sodisfazione la squadra delle "Protettive"! 


Allora parlami delle tue scarpe "Leggere"
 e rispondi a queste domande


Ma ci siamo mai domandati a cosa servono 
le scarpe in un runner moderno???


 Le nostre tanto bistrattate A2 o peggio A1 sono 
veramente da limitarsi a soggetti che pesano 
sotto i 60 kg e vanno più veloci di 3' 30'' a km???


  Inoltre che senso ha commercializzarle se poi
 finiscono per essere scarpa inutile e di nicchia???


Orlando e le scarpe...

11 commenti:

Frate_tack ha detto...

Ai ai tasto dolente.
A2 massimo per me che sono 79kg e che corro a 4 una mezza e a 4.15 (speriamo) una maratona. Già sono al limite cosi.
Certo è che una A2 o un'A1 porta dei benifici a chi le sa portare e chi le sa usare.
Diciamo che un'A2, dicono gli esperti, può essere usata da chi macina km tranquillamente sotto i 4.20 e le A1 poi non parliamone.
Occhio al peso corporeo, io non mi sognerei mai di passare a delle A1 nemmeno se riuscissi a fare 3.40 al km.

Mathias ha detto...

Io ho delle a2(skylon), peso 75kg ma le uso solo per ripetute veloci e gare sino ai 10km, oltre non mi sognerei di andare. Le ho prese solo per aver scarpa da gara. Nonostante c'ho c'è chi mi dice che non possa porarle ugualmente dati i miei ritmi lenti.. dove la la verità?
Curiosità, a quanti km si cambiano? non l'ho trovato in giro

Anonimo ha detto...

Ugo è partito per lavoro ma rientrerà presto, so che è impaziente di discutere anche su questo argomento, nel frattempo chi ha delle risposte o dei pareri, mi raccomando, non esiti a scrivere!
A quanti km. si cambiano le scarpe, una volta lo sapevo, ora non lo ricordo più...io uso leggere in prevalenza, peso 53 kg, mi piacciono le scarpe logore e consumate perchè testimoniano la fatica e il sudore, i km percorsi, l'impegno nel raggiungere certi obiettivi, così quando è ora di buttarle (un pò mi dispiace..) e compro quelle nuove, non vedo l'ora di consumarle.
C'è un solo paio di scarpe che tengo custodito in un sacchetto come se fossero una reliquia, le Mizuno phantom con le quali ho corso la 100 km del Passatore!
ciao a tutti, Jackie.

Ezio ha detto...

Scusa Jackie ma la domanda e' d'obbligo...ma l'hai lavate almeno?....Scherzo naturalmente io le avrei messe zozze in una teca di cristallo...sigillata!

Anonimo ha detto...

E infatti sono super zozze! magari ogni tanto gli faccio prendere un pò d'aria...
Jackie.

Anonimo ha detto...

Mi alleno con scarpe che sono tutt'altro che leggere e devo dire che quando corro per più di un'ora sento le mie gambe che gridano vendetta!! Faccio la maggior parte dei lavori con queste tranne, quando faccio velocità,indosso invece scarpe leggere che certe volte dimentico anche di avere ai piedi. é vero sono più leggere e sicuramente meno protettive ma permettono secondo me al piede di fare un movimento naturale senza sollecitare più di tanto le articolazioni(forse sto dicendo una cretinata e gradirei che se fosse così qualcuno me lo dicesse!!)Mi viene da pensare che forse un soggetto non proprio leggero possa portarle, purchè sia forte muscolarmente abbia molta elasticità e che il tempo d'impatto che il piede ha con il terreno sia limitato,(minore è il la frazione di tempo minori sono i rischi di traumi).Non sono un'esperta di scarpe, mi sono sempre fatta aiutare nello sceglierle anche se poi alla fine ho preso sempre quelle che sentivo adattarsi di più al mio appoggio.
Ciao Teresa

Anonimo ha detto...

Teresa, anch'io non è che sia proprio un'esperta di scarpe ma penso che tu abbia detto delle cose corrette;
per Mathias: le scarpe si cambiano all'incirca dopo 800 km.
ciao, Jackie

giovanni56 ha detto...

Bell'argomento...allora...
come al solito porto la mia esperienza.

Ho una corsa neutra (non prono ne supino) e peso attorno ai 70kg.

A1 - Ho provato ad usarle in gare fino ai 10km quando correvo a 3'50 al km. Enorme il senso di leggerezza, ma per alcuni giorni dopo alle gare mi ritovavo male ai polpacci, però non so se a causa delle scarpe o dello sforzo per la gara, poi sono passato alle

A2 - le usavo sempre, allenamenti, gare brevi, maratone. Di diversi modelli erano il giusto equilibrio fra leggerezza, ammortizzazione e mio fisico. Poi sono passato alle

A3 - che uso tuttora, perchè richiedo massima ammortizzazione a causa di problemi alla schiena

A4 - le ho usate alcune quando ancora non avevo ben capito che non ero pronatore.

Una cosa di cui si parla poco, e che sto notando in questo periodo:
Non si fa mai caso all'altezza del tacco (di conseguenza del tallone) dal terreno. Questa altezza varia da marca a marca, da modello a modello, da scarpa a scarpa.
A volte di pochissimo, ma a volte in maniera anche considerevole.
Se uno è abituato a cambiare spesso scarpe, oppure ne usa solo per le gare, deve tener conto che una differenza di inclinazione (non allenata) del piede sul terreno, anche se di pochissimo ma ripetuta per migliaia di volte in gara, causa un movimento diverso dei muscoli, e l'indolenzimento post gara è causato anche da questo.

giovanni56 ha detto...

Rispondo anche all'ultima domanda sulle A1.

Se le commercializzano significa che le vendono, e nei negozi si trovano sempre.

Sono specialistiche, e non c'è la varietà di scelta come delle altre categorie, in quanto le case produttrici difficilmente ne mettono in catalogo più di 1 modello (come le chiodate o quelle per altri settori dell'atletica).

Però sono molti coloro che corrono veloci e che le usano, e ce ne sono tanti che si trovano bene ad usarle.
Ma molti anche si fanno "raggirare" da negozianti che venderebbero anche la loro nonna.

Anonimo ha detto...

Ugo rientra domani pomeriggio, leggerà gli interventi e continuerà la sua discussione su questo argomento;
interessanti gli interventi di Giovanni 56.
Ciao a tutti, Jackie

ugo ha detto...

Dico semplicemente la mia....
Quante verità nei post inseriti ma anche quanto altro deve essere detto e discusso.
E' evidente che il settore running è un settore in "EVOLUTION" a cominciare dai molti venditori che non hanno capito che per fare affari è necessario fare aggiornamento.
Procediamo per gradi e paradossalmente questo post è proprio riferito a quei "panzoni" e "tapascioni" come me.
Sono, anzi ero , un po' in peggio,sovrapponibile intermini di peso-prestazioni a frate tack, e per anni mi sono ostinato ad acquistare A3 per le stesse ragioni che ha riportato lui.
Un giorno ho avuto l'opportunità di parlare con Orlando Pizzolato e l'ho provocato sull'argomento corsa "dei vecchietti ". Lui con la consueta disponibilità e grande cultura sull'argomento mi ha detto: TROPPI PODISTI DIMENTICANO LE CAVIGLIE e con questo finiscono per scordare come si corre! Una vera Folgorazione!
Torniamo un po' indietro. Cosa sono le scarpe e soprattutto a cosa servono?
Le scarpe hanno un ruolo fondamentale, in fase di appoggio, nell'attutire e stabilizzare l'impatto col terreno, questo rende tutto il nostro sistema scheletrico più sincrono e coordinato nell'espletare un certo lavoro, capace, quindi, nel tempo stesso eseguirlo e senza rischiare traumi.
Ma le scarpe non sono soltanto appoggio, se una metà del piede è deputata a scaricare forze, l'altra è impegnata a realizzarle.
Una corsa corretta presuppone un corretto uso di tutto il piede e quindi un corretto uso della caviglia che trasforma la forza dei muscoli della gamba in spinta nell'avampiede.
Ghebresilassie prima e Kenenisa Bekele poi sono i più belli ed efficienti interpreti di questo concetto ma non c'è bisogno di scomodare certi campioni per comprendere, più semplicemente provate a spiare la corsa di un bambino e scoprirete che differisce di poco da quella dei sopracitati.
Di contro provate a vedere di che velocità si costituisce la corsa di un "vecchietto", se dovreste descriverla potreste sovrapporla al movimento dei pistoni di una locomotiva a vapore,capaci di esprimere anche potenza ma su una linea d'asse parallela al terreno.
E' chiaro che le A3 sono scarpe meravigliose ma anche ostacolano consistentemente il concetto di spinta, non fosse altro che per volume di materiale che concentrano sotto la pianta e le dita del vostro piede
E' chiaro che se mai ci procuriamo una variabile a certe spinte, ogni volta che lo faremo ci procureremo dolori.
E' chiaro che rieducare significa procedere per gradi e soprattutto farlo dove rischiamo meno in termini di trauma.
E chiaro che usare scarpe A2 o A1 significa avere minore protezione ma anche migliore spinta.
Ed è infine chiaro che in base a questa mia considerazione ogni atleta dovrebbe possedere almeno una A2 da usare per le ripetute in salita o per le ripetute in pista, ma allora perchè no una A1?
Non voglio per nessuna ragione avere un peso o una responsabilità nei vostri traumi ma per capire e personalizzare questo concetto fate questa prova, comperate,tanto per far contento qualche commerciante, un paio di leggere, andate in pista portandole con voi insieme al solito paio di A3, correte chiedendo a vostra moglie, marito, amica, amico, di riprendervi durante la vostra corsa e confrontatevi con scarpe diverse, riproponetevi di fare una ulteriore verifica dopo un mese di ripetute corte e veloci in salita ed aver un po' bruciato quelle tanto bistrattate......forse Mathias e Teresa Hanno ragione.
La corsa vizia e selezione sempre quei muscoli e quei movimenti e noi dobbiamo semplicemente ostacolare quei vizi che ci propone, se una leggera usata come "Terapia" ce lo consente dobbiamo semplicemente imparare ad usarla senza rischiare di farci male anzi.
Ultimo punto da discutere...
Le leggere non hanno dipositivi antiqualcosa perchè per caratteristiche non hanno lo spazio per contenerne e non possono avrere peso, sono scarpe nervose, flessibili e reative all'impatto, sono scarpe di sensibilità, passionali e pericolose come una macchina veloce ma io le adoro per correre, il peso, chiaramente, ne condizionerà la durata, Mathias queste non 800 km,dimezza almeno!!!
DOMANDA: se ne condividete l'uso, ed aspetto considerazioni come obiezioni, dove altro usarle?
PS, frate tack se poi riesci a fare la mezza a 3' 50'' e la maratona sotto i 4' 05'' paghi da bere!?! mi auguro e ti auguro che questo accada davvero!